Nuovi clienti: Literaturverlag Droschl
È con piacere che annunciamo la rappresentanza di un nuovo cliente: la casa editrice austriaca Literaturverlag Droschl!
Nata come galleria e libreria con sede a Graz, Droschl si è poi affermata come casa editrice nel 1978. I primi libri pubblicati erano volumi d’arte. Sono seguite poi le prime pubblicazioni letterarie contraddistinte da un interesse marcato per la lingua e le innovazioni linguistiche. Gli autori fin da subito erano coloro che cercavano una frattura netta con la tradizione.
Ancora oggi Droschl si dedica esclusivamente alla letteratura contemporanea, non solo in lingua tedesca, ma anche legata a singoli autori distintivi di diverse aree linguistiche. Molta importanza infatti è data anche alle traduzioni. Dal 2003 la casa editrice è guidata da Annette Knoch, figlia del fondatore Maximilian Droschl.
Dal nuovo catalogo abbiamo scelto per voi
Carolina Schutti, Meeresbrise (Ocean Breeze)
Siamo negli anni Ottanta, conosciamo subito le protagoniste del racconto: due sorelle (con padri diversi) che vivono isolate in una casa nella provincia con la madre, che sorpavvive vendendo vestiti usati e sesso al telefono. La madre le tiene lontano da tutto e da tutti, raccontando loro favole e creando per loro un mondo parallelo - questo però inizia a scricchiolare e mostrare delle crepe quando la più grande delle due sorelle, mossa dalla curiosità, vuole andare a fondo e capire se davvero non c'è altro per loro nel mondo...
Droschl raccoglie nella collana Gedankenspiele (Mind Games) dei brevissimi volumi che invitano a prendersi una pausa per riflettere in maniera vivace e stimolante. Gli ultimi due pubblicati sono:
Hoffnung (Hope) di Esther Kinsky, dove in cinque capitoli l'autrice esplora le connessioni tra speranza e azione, e speranza e tempo, e mostra come l'utopia sia di fatto una espressione della speranza collettiva.
Verantwortung (Responsibility) di Konrad Paul Liessmann: l'autore indaga il senso di responsabilità partendo da quella che uno scrittore ha, o meglio non ha, riguardo ai suoi scritti. I libri seguono il proprio destino, e la responsabilità è di chi li legge! La responsabilità si sposta sull'altro, ma non è forse irresponsabile chi la scaccia lontano da sè? Come è pericoloso giocare con la responsabilità... meno male che possiamo non prenderci la responsabilità di questo gioco!