I vincitori del Leipziger Buchpreis 2020!
La fiera di Lipsia purtroppo è stata rinviata al 2021, ma il premio è stato assegnato: annunciati stamattina i vincitori. E siamo felici che siano entrambi titoli da noi rappresentati per l'Italia (i diritti sono ancora liberi).
Per la narrativa è stato premiato Lutz Seiler con Stern 111 (Suhrkamp), il romanzo già bestseller di Focus, Börsenblatt e Stern che parla degli anni immediatamente successivi alla caduta del muro.
Lutz Seiler è una delle massime voce dell’attuale panorama letterario in Germania. Nato nel 1963 nella DDR, la sua vita e la sua opera incarnano in modo esemplare quello che è stato forse l’evento più incisivo della storia europea post guerra mondiale: l’unificazione di due mondi (oltre che Germanie) tra loro contrapposti. Il romanzo racconta i momenti immediatamente successivi alla caduta del muro: una famiglia allo sbando, i genitori scappano per raggiungere l’agognata libertà, il figlio rimane indietro in un paese che ha perso i propri riferimenti e cerca una sua strada.
Particolarmente apprezzato dalla giuria per aver descritto il nuovo ordine delle cose in un mondo diventato improvvisamente caotico.
Vincitore nella categoria saggistica è invece Krebs fühlen. Eine Emotionsgeschichte des 20. Jahrhunderts di Bettina Hitzer (Klett-Cotta). Si tratta di un excursus che ripercorre l'evoluzione del rapporto tra malattia (e diagnosi della stessa) ed emozioni, in particolar modo quando si parla di cancro. Secondo la giuria, Bettina Hitzer confeziona una esauriente storia sociale dei media e delle emozioni, sottolineando le differenze tra gli approcci medici, quelli della ricerca e soprattutto quelli delle interazioni sociali.
Ricordiamo qui brevemente gli altri titoli nominati, e ci uniamo nei complimenti ai vincitori!