Paul Celan: doppio anniversario
Il 2020 è un anno particolarmente importante per Paul Celan, figura chiave nel panorama letterario del secondo dopoguerra: si celebrano infatti i cento anni dalla nascita e i cinquanta dalla morte.
Per festeggiare il grande poeta rumeno di lingua tedesca, abbiamo raccolto per voi i titoli che ne parlano e lo ricordano, che passano dalla nostra agenzia.
Suhrkamp ha pubblicato a dicembre 2019 una nuova raccolta delle lettere di Paul Celan: »etwas ganz und gar Persönliches« - Briefe 1934-1970. Da questa raccolta di 691 lettere, di cui 330 finora inedite, emerge la cronologia della vita di Paul Celan anche svelando passaggi finora oscuri della sua esistenza, e rendendo possibile aprire una nuova prospettiva sia sulla sua poetologia sia sulla sua vita quotidiana.
Sempre per Suhrkamp sarà in uscita a novembre la bigrafia illustrata a cura di Bertrand Badiou, profondo conoscitore e curatore delle sue opere complete: Paul Celan - Eine Bildbiographie.
Si tratta della prima biografia così esauriente sull’intera vita di Celan: Sappiamo che Celan non voleva che la sua poesia venisse interpretata alla luce della sua biografia e sappiamo pure che aveva una posizione scettica nei confronti della fotografia. Eppure questa opera ci mostra come la dimensione etica e poeto logica si inscriva profondamente a ogni aneddoto e a ogni immagine della sua vita.
Di Random House Verlag vi presentiamo Todesfuge - Biographie eines Gedichts in cui Thomas Sparr delinea la genesi di una delle poesie senza dubbio più celebri della Shoah, Todesfuge. Un brano della letteratura mondiale raccontato con precisione biografica e personale, senza privarlo con l'analisi della sua immensa forza.
Dtv ha nel nuovo catalogo il titolo Todtnauberg, di Hans-Peter Kunisch, la storia dell’incontro tra Paul Celan e Martin Heidegger – un avvenimento tanto fondamentale per entrambi, quanto poco studiato.
Dal catalogo Wallstein, piccolo editore tedesco che ha molto a cuore le tematiche dell’olocausto e della rielaborazione del nazismo, vi presentiamo tre titoli:
Nahe Fremde. Paul Celan und die Deutschen di Wolfgang Emmerich: un saggio davvero interessante che indaga il rapporto profondo e problematico tra il poeta e la lingua tedesca – la contraddizione tra la sua madrelingua e la lingua dei carnefici, che al contempo è la lingua di elezione della sua poesia, si rispecchia nella relazione mai risolta tra il poeta e la Germania, patria del suo cuore e al tempo stesso luogo di terrore.
»Schwerer werden. Leichter sein.« di Michael Eskin: un dialogo dell’autore con autori contemporanei per indagare l'importanza dell’opera di Paul Celan, che si riflette in maniera decisiva anche sulle vite e le produzioni artistiche di alcuni scrittori contemponarei, a lui in diverse maniere profondamente legati.
Celan am Meer di Helmut Böttiger: un viaggio letterario nei paesaggi incontaminati della Bretagna, sulle tracce del grande amore del poeta e dell’eco di questa terra nelle sue poesie.
Dello stesso autore uscirà a marzo per Galiani Berlin (KiWi) Celans Zerrissenheit, che si propone di liberare lo sguardo del lettore da miti e pregiudizi su Paul Celan e offrirne un ritratto non inquinato. Un personaggio davvero d’eccezione, che sempre ha suscitato pareri discordanti tra i contemporanei (si pensi al suo rapporto con Heidegger, Jünger, Böll e Enzensberger) e tra le diverse parti politiche. Stilizzato nel suo ruolo di vittima ebrea, fu diverse volte innalzato a eroe romantico.
Tra i titoli già tradotti e pubblicati in Italia, vi consigliamo:
Ci diciamo l’oscuro di Helmut Böttiger (Neri Pozza 2019), che ripercorre la storia della relazione tra Paul Celan e Ingeborg Bachmann e il loro amore struggente tanto segnato dal loro essere entrambi senza patria e con un destino deciso dal nazismo.
Il carteggio tra i due scrittori che testimonia una difficile storia di amore e silenzio invece è pubblicato da Nottetempo con il titolo Troviamo le parole. Lettere 1948-1973, dove alle loro voci si uniscono quelle dei carteggi di Paul con Max Frisch, compagno di Ingeborg Bachmann, e di quest'ultima con Gisèle Lestrange, moglie di Celan.
Sempre interessante è il saggio pubblicato da Einaudi La verità della poesia, la raccolta degli scritti in prosa di Paul Celan che contiene anche il discorso “Il meridiano”, pronunciato da Celan durante l’assegnazione del Büchner Preis. In questi scritti emerge quello che per Celan è il valore della poesia: non un luogo concreto ma un meridiano che indica una direzione per poter tracciare il proprio cammino.
Mondadori pubblica in aprile una nuova edizione di Microliti (nella traduzione di Dario Borso), raccolta di frammenti in prosa sulla poesia, sull’identità ebraica e sulla società letteraria che rivela la lapidaria forza della scrittura di Celan – che continua a vivere nel tempo, anche a cinquant’anni dalla morte del poeta.