Longlist Deutscher Buchpreis 2018
A metà agosto sono stati comunicati i romanzi nominati per la corsa al Deutscher Buchpreis 2018: ben 13 sono titoli Berla & Griffini!
Qui potete vedere la lista completa sul sito ufficiale.
Il premio sarà conferito come sempre in occasione della Fiera di Francoforte; per la shortlist dobbiamo pazientare ancora un paio di settimane - giusto il tempo per conoscere più da vicino i candidati.
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Marìa Cecilia Barbetta, Nachtleuchten (Fischer). Il romanzo, già venduto a Keller Editore, è una epopea ambientata nell’Argentina degli ultimi decenni – tensioni politiche dilaniano il paese, superstizione e violenza si nascondono nel quotidiano, e tuttavia l’autrice (nata in Argentina) riesce a parlare dell’amore per una vita in un momento di cambiamenti radicali nel Paese.
Maxim Biller, Sechs Koffer (Kiepenheuer und Witsch). Una toccante storia familiare, un giallo letterario di grandissima attualità politica. Una famiglia di ebrei russi in fuga da Mosca attraverso Praga per arrivare ad Amburgo e Zurigo, un tradimento raccontato da sei diverse prospettive – le sei valigie del titolo. Si parla di segreti sovietici, cinema ceco del dopoguerra, storie d’amore avvelenate e di un mondo lacerato dove nessuno si sente a casa.
Susanne Fritz, Wie kommt der Krieg ins Kind (Wallstein). Un libro molto personale sul destino della madre e della famiglia dell’autrice, sulle tracce della storiografia tedesco-polacca, che va a toccare questioni come l’umanità, il tradimento, l’identità e la lingua.
Arno Geiger, Unter der Drachenwand (Hanser). 1944 – la guerra è ormai perduta, ma quanto è lontana ancora la pace? Ce lo racconta Arno Geiger tramite gli occhi dei tre protagonisti, in questo bellissimo romanzo già venduto a Bompiani.
Franziska Hauser, Die Gewitterschwimmerin (Eichborn). Un romanzo letterario e poetico, parzialmente autobiografico, che racconta in maniera dolorosa ma affascinante diverse pagine della storia tedesca del XX secolo - l’olocausto, gli esili, la resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, la DDR. La Hauser interseca con maestria diversi piani temporali e spaziali, mostrando i punti di contatto tra politica e storia personale.
Helene Hegemann, Bungalow (Hanser). Chiaro e radicale, ecco il terzo romanzo della Hegemann con al centro un mondo sempre più apocalittico che entra in collisione con il libero arbitrio e la ricerca di identità di una giovane dodicenne. Diritti venduti in Olanda.
Anja Kampmann, Wie hoch die Wasser steigen (Hanser). Un esordio letterario, già venduto a Keller Editore, che analizza il mondo del lavoro moderno: il protagonista lavora su una piattaforma petrolifera e dopo la morte di un collega parte alla ricerca dei parenti e di se stesso.
Angelika Klüssendorf, Jahre später (Kiepenheuer und Witsch). La Klüssendorf, con il suo terzo romanzo candidato al Deutscher Buchpreis, continua a parlare di April, protagonista delle precedenti opere che, ormai adulta, è alle prese con una relazione intensa ma distruttiva. Senza mai prendere le parti di nessun protagonista, l’autrice tratteggia l’anatomia di un amore tossico. Diritti venduti in Norvegia.
Inger-Maria Mahlke, Archipel (Rowohlt). In questo romanzo, l’autrice percorre a ritroso l’ultimo secolo, ricco di sconvolgimenti, grandi speranze e piccole vittorie – un importante romanzo europeo narrato dalla periferia dei continenti, Tenerife, l’isola dell’eterna primavera.
Gianna Molinari, Hier ist noch alles möglich (Aufbau). Una giovane donna lavora come guardiana notturna in una ditta di imballaggi, e scopre che un lupo si è infiltrato nell’area da lei controllata: ecco che la ricerca dell’animale diventa giorno dopo giorno una ricerca di sé, portando la donna a riflettere sui confini che nella vita creiamo per proteggere quello in cui crediamo. Gianna Molinari ci accompagna dalla riva al mare aperto, dove tutto è possibile. Diritti venduti in Francia e in Olanda.
Eckhart Nickel, Hysteria (Piper). Cosa succede quando non ci si può più fidare della natura e dei propri sensi? Lo spiega Eckhart Nickel in questo romanzo inseguendo Bergheim e il suo viaggio in una distopia culinaria, dove ciò che è naturale esiste paradossalmente solo come altissimo e raffinato prodotto artificiale.
Matthias Senkel, Dunkle Zahlen (Matthes und Seitz). Mosca, 1985: alle olimpiadi dei programmatori, i migliori matematici del mondo si sfidano a colpi di codici binari e intelligenza artificiale, ed ecco che ad un tratto la squadra cubana sparisce senza lasciare traccia. Inizia così un romanzo vorticoso, selvaggio e fantastico che come un mosaico ricrea l’atmosfera dell’Unione Sovietica poco prima del suo crollo.
Stephan Thome, Gott der Barbaren (Suhrkamp). La storia di una delle guerre più sanguinose dell’umanità trova finalmente casa in un libro. Cina, metà del XIX secolo, un giovane missionario tedesco si ritrova nel vortice dei movimenti rivoluzionari cristiani che infiammano l’Impero con terrore e distruzione. Un romanzo sul fanatismo religioso, su quanto facilmente questo possa rivelarsi seducente e possa però anche portarci ad una perdita totale di orientamento – insomma, un romanzo attualissimo.