Gli autori B&G a Più Libri Più Liberi
Dal 4 all'8 dicembre torna a Roma Più Libri Più Liberi, uno degli appuntamenti più importanti per il settore editoriale indipendente. Scopriamo dove e quando incontrare gli autori B&G che arricchiscono il programma di questa 23esima edizione.
Giovedì 5 dicembre, ore 14:00 / Auditorium
Adam Gidwitz in occasione della Finale della IX Edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi. Categoria 11+
Incontro su prenotazione
La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo (The Inquisitor's Tale, Dutton via The Gernert Company) edito da Giuntina nella traduzione di Marina Morpurgo
In una buia notte del 1242, alcuni viaggiatori si incontrano in una piccola locanda. Si discorre di una storia che è già sulla bocca di tutti. Il re di Francia Luigi IX ha dichiarato guerra a tre bambini dai poteri incredibili: Jeanne, una contadina che ha visioni del futuro; William, un giovane monaco con una forza soprannaturale e Jacob, un ragazzo ebreo che può guarire qualsiasi ferita. Ad accompagnarli c’è Gwenforte, una levriera tornata magicamente dal mondo dei morti. Le loro abilità saranno messe a dura prova da demoni e draghi, cavalieri spietati e inquisitori. Da piccoli villaggi a sontuose sale da banchetto, questi tre improbabili amici attraverseranno la Francia per compiere una missione tanto importante quanto rischiosa.
Sabato 7 dicembre, ore 12:30 / Sala Nettuno
Dietmar Dath presenta L'abolizione delle specie (Die Abschaffung der Arten, Suhrkamp) edito da Produzioni Nero nella traduzione di Paola Del Zoppo
Intervengono Paola Del Zoppo e Vanni Santoni
In collaborazione con il Goethe-Institut
Abbracciando millecinquecento anni di storia - un viaggio nei cinque continenti, una fuga sulla Luna e la terraformazione di Venere e Marte -, Dietmar Dath costruisce un mondo dove la teoria dell’evoluzione, la matematica e la musica ridefiniscono i destini degli abitanti della Terra e dei loro discendenti. Una guerra che coinvolgerà tre pianeti e innumerevoli popolazioni, fra tradimenti e massacri, tecnologie micidiali e ricerca del sacro, mettendo in scena interrogativi filosofici sull’identità e i ricorsi della storia.
Sabato 7 dicembre, ore 13:00 / Sala Marte
Alla riscoperta di Studs Terkel
Francesca Coin e Alessandro Portelli presentano il classico Working (Working, The New Press) edito da Marietti 1820 nella traduzione di Francesca Coin
Pubblicato per la prima volta, nel 1974, questo libro è diventato subito un bestseller e pochi mesi dopo uno show di Broadway. Vincitore del Premio Pulitzer nel 1985, Studs Terkel intervista un pompiere e una casalinga, un conducente di autobus e una cameriera, un sindacalista e una sex worker, un musicista jazz e il proprietario di una fabbrica, un allenatore di football e un’insegnante, oltre a più di cento altre persone. Il risultato è uno spaccato duro e poetico della vita di chi lavora. In un’epoca che nasconde i volti e le voci delle persone che mandano avanti la nostra società, Terkel strappa all’anonimato i protagonisti del nostro tempo e pone loro una domanda difficile. Qual è il senso del lavoro che facciamo?
Sabato 7 dicembre, ore 16:30 / Sala Sirio
Un omaggio a Dorothy Allison, scomparsa lo scorso novembre
Luca Briasco, Sara Bilotti e Rossella Milone presentano Due o tre cose che so di sicuro (Two or Three Things I Know for Sure, Dutton) edito da Minimun Fax nella traduzione di Sara Bilotti
Un memoir intenso e lacerante che, illustrato con fotografie tratte dalla collezione personale dell’autrice, racconta la storia delle donne della sua famiglia e degli uomini che le hanno amate, che spesso hanno abusato di loro e che, ciononostante, ne hanno condiviso i destini. E racconta la storia della stessa Dorothy e del percorso di riscatto che l’ha portata a scrivere La bastarda della Carolina, salutato anche in Italia come un capolavoro, e a conquistare, attraverso la parola e la reinvenzione letteraria, la propria personalissima salvezza.
Provocatorio, controverso e brutalmente onesto, questo memoir ha la forza di raccontare un mondo white trash nel quale bellezza e dolore, amore e crudeltà, sconfitta e riscatto sono due facce di un’unica medaglia.
Domenica 8 dicembre, ore 12:00 / Sala Elettra
Moshtari Hilal presenta Bruttezza (Hässlichkeit, Hanser) edito da Fandango nella traduzione di Lavinia Azzone
Interviene Igiaba Scego
In collaborazione con Goethe-Institut-Mailand nell’ambito del programma Litrix.de
In questo saggio dirompente e suggestivo, l’artista tedesca di origine afghana Moshtari Hilal prosegue in forma scritta – ma anche attraverso disegni, fotografie e stranianti autoritratti – la sua indagine sugli aspetti sociali e politici delle categorie estetiche. Il fondamento teorico da cui parte non è tanto la ricerca di parole e termini nuovi per definire il bello o il brutto, quanto la radicale messa in discussione delle cause della bruttezza, quindi della società che la produce, oggi come ieri, come categoria. Ispirandosi a pensatori come Frantz Fanon e attingendo al femminismo nero e ai Disability Studies, Hilal infrange ogni stereotipo e chiarisce quanto persino un senso come la vista, all’apparenza “naturale”, sia costruito ed educato da standard che rafforzano rigide gerarchie sociali.
Domenica 8 dicembre, ore 16:00 / Sala Giove
Lorraine Daston presenta Contro Natura (Gegen die Natur, MSB) edito da Timeo nella traduzione di Assunta Martinese
Intervengono il gruppo di ricerca Ippolita, Carlo Mazza Galanti e Assunta Martinese
Un’avvincente indagine storica e filosofica che esplora la natura delle norme, il nostro coinvolgimento emotivo nelle violazioni dell’ordine morale e il nostro incessante bisogno di cercare nella natura la legittimazione delle nostre regole, che fornisce risposte altrettanto brillanti in grado di incastonare l’infinita mutevolezza delle norme nel quadro universale della normatività, e di riconciliare la finitezza della nostra ragione con quello sconfinato, variegato, versatile serbatoio di senso che chiamiamo «natura».
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