Österreichischer Buchpreis 2021 - longlist
Siamo felici di annunciare la longlist dell'Österreichischer Buchpreis 2021. Tanti sono i nostri libri nominati: ve li presentiamo di seguito.
Il 7 ottobre saranno resi noti i finalisti, e la premiazione avverrà l'8 novembre.
Volentieri ricordiamo Leander Fischer, miglior esordio 2020 con Die Forelle (Wallstein).
Anna Baar – Nil (Wallstein)
Una scrittrice di una rivista femminile è incaricata dal capo di far terminare la sua storia a puntate nel prossimo numero. Dopo aver abbozzato uno scenario finale in tutta fretta, però, ella distrugge gli appunti perché teme che si avveri. E se ciò che scrive si rivelasse biografico, predittivo del futuro? Nil tratta del potere profetico della scrittura, con un linguaggio virtuoso e molto avvincente - una sorta di auto-riflessione sullo scrivere.
Raphaela Edelbauer – Dave (Klett-Cotta)
L'incontro tra Philip K. Dick e Dave Eggers visto attraverso gli occhi di una Stanley Kubrick donna... il risultato è davvero imprevedibile e kafkiano, enigmatico e impressionante. Raphaela Edelbauer analizza le implicazioni sociali, filosofiche e morali dell'intelligenza artificiale e della simulazione della realtà. Un contributo importante al dibattito attuale, un tentativo di risposta alle pressanti questioni della nostra era digitale.
Monika Helfer – Vati (Hanser) - diritti venduti a Keller
L'autrice continua a raccontare la storia della propria famiglia e andare alla ricerca delle proprie radici: Daddy è un memoir e il ritratto della generazione postbellica, un romanzo su come si possa crescere e diventare adulti in circostanze difficili. Il libro gira attorno alla figura del padre, un uomo poco dedito alla parola, spunto per raccontare la sua infanzia e adolescenza, il rifugio tra le valli del Sud Tirolo dopo la guerra e i ricordi dolorosi.
Teresa Präauer – Das Glück ist eine Bohne (Wallstein)
Si tratta di una raccolta di racconti che raffigurano tramite gli occhi della Präauer il panorama del nostro presente – colorato e caleidoscopico. Storie d’amore, ma anche storie che parlano di amore per le cose che quotidianamente ci circondano. Ricordi veri e inventati, il racconto di una lezione di snowboard con Phill Collins nel salisburghese e una visita a casa di Britney Spears. E tutto è satellite della letteratura, dell’arte e di internet. Ci sono pittori, scrittori, poesie, trasmissioni tv, tutorial di youtube e anche cinque scoiattolini del Wisconsin. Präauer è attenta osservatrice del mondo che la circonda: ovunque si posi il suo sguardo nascono immagini sorprendenti e rivelatrici, profonde e argute, curiose e ricche.
Ferdinand Schmalz – Mein Lieblingstier heißt Winter (S. Fischer)
L'autore, già vincitore del Bachmannpreis, ci porta in un viaggio bizzarro, intelligente e decisamente colmo di verve e humor: il viennese Franz deve esaudire il desiderio di un cliente, che gli chiede di prestargli un freezer per morirvi dentro. Il giorno prestabilito, tuttavia, Franz non trova il cadavere..
Franz Schuh – Lachen und Sterben (Zsolnay)
Il menestrello Markus Augustin finisce ubriaco in una fossa comune per gli appestati, e riesce a uscirne vivo facendosi sentire grazie al suo canto. Ritorna così a sfidare il destino cantando e ridendo, e mettendolo alla prova dei fatti da una parte della metafisica dall'altra. La brillantezza stilistica della prosa di Schuh è davvero unica e frizzante, e accompagna eccelsamente la dialettica tra ridere e morire, con esempi dalla cultura popolare.