Preis der Leipziger Buchmesse 2022: la shortlist
Sono stati appena annunciati i finalisti al Preis der Leipziger Buchmesse 2022, uno dei premi più prestigiosi per il mercato editoriale tedesco, dotato complessivamente di € 60.000. L'assegnazione del premio avverrà il 17 marzo, anche se la Fiera di Lipsia è stata recentemente cancellata.
Tra i finalisti della categoria fiction, ecco i nostri titoli nominati:
Dietmar Dath: Gentzen oder: Betrunken aufräumen. Kalkülroman (Matthes & Seitz Berlin)
Il romanzo di Dath, già nominato per il Deutscher Buchpreis 2021, fa traballare ogni certezza e gioca con ritmo incalzante e colpi di scena con i computer e la programmazione, elementi che tanto definiscono le nostre chance e la nostra quotidianità. Il risultato? Science Fiction!
Heike Geißler: Die Woche (Suhrkamp Verlag)
Come il titolo anticipa, è un romanzo su una settimana atipica a Lipsia: al lunedì non segue il martedì, ogni certezza decade e lascia spazio a nuove forme solidali di parole e azioni. Una riflessione sul nostro presente, un invito politico e radicalmente soggettivo al divertimento, a proteste intelligenti e alla lotta per restare in vita.
Emine Sevgi Özdamar: Ein von Schatten begrenzter Raum (Suhrkamp Verlag)
Il romanzo è un inno polifonico all'Europa post bellica dove per un momento abbattere le barriere tramite la poesia sembrava essere uno spiraglio possibile. L'autrice apre a uno spazio nuovo tra minaccia e sicurezza, tra madrelingua e lingue imparate, tra la storia della Turchia e quella dell'Europa - in parallelo è tracciata in maniera autobiografica l'evoluzione dell'autore come dichiarazione di amore alle belle arti.
Katerina Poladjan: Zukunftsmusik (S. Fischer Verlag)
Quattro vite al loro punto di svolta sono il focus di questo romanzo - è l'11 marzo 1985, l'inizio dell'era Gorbaciov, un momento storico decisivo con conseguenze fino ai giorni nostri. E anche la quotidianità dei protagonisti Warwara, Maria, Janka e l'ingegnere viene influenzata dal nuovo corso degli eventi: cosa fare ora?
E qui vi presentiamo invece i nominati B&G nella categoria non fiction:
Horst Bredekamp: Michelangelo (Wagenbach, diritti venduti in pre-empt a Einaudi)
Le più grandi conquiste nell’arte e nella politica vengono qui raccontate a partire da ogni singola opera nell’evoluzione artistica del maestro, inserita nel ricco ritratto dell’epoca – una rappresentazione monumentale della sua vita e delle tracce del suo passaggio.
Si tratta di un vero capolavoro, la celebrazione della storia dell’arte!
Hadija Haruna-Oelker: Die Schönheit der Differenz. Miteinander anders denken (btb Verlag)
La giornalista e presentatrice TV offre un volume estremamente attuale che esplora razzismo, intersezionalità e discriminazione. Convinta che, in una certa misura, condividiamo i punti di vista di tutti, Hadija Haruna-Oelker sostiene la necessità di aprirsi con curiosità agli altri e ascoltare di più, cambiando prospettiva e accogliendo la bellezza della diversità.
Juliane Rebentisch: Der Streit um Pluralität. Auseinandersetzungen mit Hannah Arendt (Suhrkamp Verlag)
In dieci capitoli l’esperta di estetica espone la filosofia politica di Hannah Arendt, esaminandola alla luce dei dibattiti contemporanei. Parole chiave di questa esplorazione sono politica e verità, fuga e apolidia, schiavitù e razzismo, colonialismo e nazionalsocialismo, morale ed educazione, discriminazione e identità, così come capitalismo e democrazia. Concentrandosi sul tema della pluralità, Juliane Rebentisch rivela l’ampia portata dell’opera di Hannah Arendt.