Preis der Leipziger Buchmesse 2023: la shortlist
Sono stati annunciati i 15 finalisti al Preis der Leipziger Buchmesse 2023, uno dei premi più prestigiosi per il mercato editoriale tedesco, dotato complessivamente di € 60.000. Il premio verrà consegnato il 27 aprile 2023. Dopo i rinvii degli ultimi tre anni, quest’anno la Fiera tornerà finalmente dal vivo e si terrà dal 27 al 30 aprile.
Tra i finalisti della categoria fiction, siamo lieti di poter annunciare che quattro dei cinque titoli nominati sono B&G:
Ulrike Draesner: Die Verwandelten (Penetrating Silence, Random)
"Le trasformate" sono donne che hanno dovuto reinventarsi durante la guerra. Draesner segue da vicino le vicende di tre generazioni di donne e ne racconta la violenza subita durante la Seconda Guerra Mondiale: corpi femminili violati e abusati per scopi bellici, relazioni madre-figlia naufragate, brutalità strazianti, traumi che si ripercuotono anche sulle generazioni successive. Ma in mezzo a tutto ciò la letteratura può ancora offrire consolazione.
Joshua Groß: Prana Extrem (Matthes & Seitz Berlin)
Nella capitale degli sport invernali, Innsbruck, la coppia di autori Joshua e Lisa incontra Michael, saltatore che si sta preparando per la nuova stagione. Inaspettatamente si viene a formare una comunità stravagante quando Joshua e Lisa si trasferiscono nella casa delle vacanze di Michael con la loro nonna e la piccola Tilde. Tra libellule giganti e chupa chups, nel mezzo di una psichedelica estate tirolese, inizia per tutti una fase di scoperta di sé.
Clemens J. Setz: Monde vor der Landung (Moons Before the Landing, Suhrkamp Verlag)
Peter Bender, ex pilota dell’esercito, fonda all’inizio degli anni ’20 una comunità religiosa e proclama la Teoria del Mondo Cavo, secondo la quale l’umanità vive in una sfera, al di fuori della quale non esiste nulla. Condannato per aver distribuito opuscoli blasfemi e abbandonato anche dai suoi più stretti seguaci, viene deportato con la moglie, ebrea, in un campo di concentramento. Il destino di un uomo che si è danneggiato da solo nel quale si riflette la brutalità dell’epoca ma anche del tempo presente.
Vincitore del Georg-Büchner Preis 2021
Angela Steidele: Aufklärung. Ein Roman (Enlightenment, Insel Verlag)
Steidele ci riporta nella Lipsia del XVIII secolo: dal punto di vista di una giovane donna, ci racconta la vita intellettuale dell’epoca dell'Illuminismo, maschile ma anche femminile. Indignata dalla biografia di Johann Christoph Gottsched sulla moglie Luise, morta in giovane età, Dorothea Bach, la figlia maggiore del famoso compositore, inizia a scrivere i propri ricordi di Luise. Un libro illuminante, per l’appunto, e attuale, che affronta tematiche come la libertà di espressione e la parità di diritti.
Premio Klopstock 2023 per l'opera letteraria
Tra i titoli di non fiction quelli B&G sono i seguenti:
Carolin Amlinger, Oliver Nachtwey: Gekränkte Freiheit. Aspekte des libertären Autoritarismus (Offended Freedom, Suhrkamp Verlag)
Secondo Amlinger e Nachtwey, l’autoritarismo libertario è un effetto della promessa di libertà della nostra epoca: il singolo dovrebbe essere maturo e pienamente responsabile, invece si sente impotente di fronte a un mondo sempre più complesso. La conseguenza è una crescente ostilità nei confronti della democrazia: verità scientifiche in discussione, divieti di espressione, incapacità di scendere a compromessi… Gli autori spiegano le ragioni sociali che hanno portato a questo cambiamento.
English world rights (Polity), Korea (Eco Livres)
Regina Scheer: Bittere Brunnen (Bitter Wells, Penguin Verlag)
Scheer ci offre un appassionante resoconto della vita di Herta Gordon-Walcher partendo dalle conversazioni private con quella che è stata una sua grande amica. Una donna dalla vita straordinaria, che si unì ai socialisti, fu circondata da figure della resistenza come Rosa Luxemburg, Bertolt Brecht e Willy Brandt, e visse sulla propria pelle l’ascesa del nazionalsocialismo. Poi la fuga e l’esilio. Una vita fatta di privazioni al servizio di un grande ideale, di solidarietà e disponibilità, raccontata con empatia e partecipazione.
Simone Schlindwein: Der grüne Krieg (The Green War, Ch. Links Verlag - Aufbau)
Cosa conta di più, la biodiversità o i diritti umani? E come si possono conciliare le due cose? Dopo anni trascorsi in Congo e Uganda, Schildwein denuncia gravi violazioni dei diritti umani in nome della conservazione della natura. In tutto ciò i Paesi occidentali come la Germania sono coinvolti in qualità di donatori: infatti le loro aziende produttrici di armi traggono profitto dalla militarizzazione della conservazione della natura. Ma salvare il pianeta richiede un maggiore senso di responsabilità…